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Se ti dicessi che il mal di testa, spesso, può avere una forte correlazione con la nostra bocca? Esatto, hai capito bene. Le concause che possono accomunare i problemi posturali e la masticazione sono più frequenti di quanto si potrebbe pensare.
I sintomi, però, non sono sempre facilmente riconoscibili e questo causa una difficoltà nell’individuare sia il problema sia la correlazione tra le due patologie. La terapia, di conseguenza, viene, solitamente, avviata dopo molto tempo e dopo aver visto diversi specialisti.
Ma perché possiamo sostenere che esiste una correlazione tra malocclusione e problemi posturali? In condizioni ottimali le due arcate dentali, superiore e inferiore, combaciano in modo armonico. Questa armonia garantisce anche un equilibrio a livello neuromuscolare. Quando si è in presenza di una malocclusione, cioè un disallineamento delle due arcate, si creano micro traumi e tensioni muscolari e, di conseguenza, si possono avere conseguenze a livello della muscolatura intorno alla bocca, (definita periorale) sui muscoli del collo e del trapezio, e per continuità delle fasce muscolari arrivare fino ai muscoli lombosacrali.
Tutto questo, a lungo andare, può incidere anche per quanto riguarda i problemi posturali. Le tensioni dei muscoli a livello mandibolare, infatti, costringono il nostro organismo a mettere in atto meccanismi di compensazione che hanno effetti su tutto l’apparato muscolo-scheletrico.
La causa principale della malocclusione dentale è spesso ereditaria come nel caso della malocclusione di origine dentale e ossea. In alcuni pazienti, può invece dipendere da malformazioni genetiche, da atteggiamenti e comportamenti scorretti e quindi da una malocclusione di origine muscolare e posturale.
I sintomi della malocclusione
La relazione esistente tra i muscoli mandibolari, i muscoli cervicali e, per continuità fasciale, con i muscoli dell’intera colonna vertebrale, può portare ad alterazioni posturali che se non curate, manifestano alcune sintomatologie, quali:
Grazie a Teethan, uno strumento assolutamente non invasivo oggi, l’odontoiatra è in grado di svolgere una valutazione digitale del bilanciamento occlusale. Se necessario, lo specialista potrà quindi valutare tutti gli interventi necessari che potranno favorire uno sviluppo regolare della bocca del bambino. E, in seguito a questo, di attuare una giusta terapia.
Il metodo più efficace da utilizzare è quello di ricorrere al bite. Il bite, in inglese ‘morso’, può essere risolutivo del problema, ma sempre in associazione a trattamenti che ripristinino lo status fisiologico della simmetrizzazione. I farmaci, soprattutto gli antidolorifici (FANS), potrebbero essere utili in caso di dolore oppure i miorilassanti centrali in caso di tensione muscolare dolorosa. Sono validi modi per attenuare i sintomi ma non risolvono il problema.
Per risolvere problemi così complessi, non esiste una bacchetta magica e, spesso, è necessario un approccio multidisciplinare che coinvolge diverse figure tra cui l’Ortodontista, l’Osteopata e il paziente stesso, in totale sinergia.
Il team di professionisti dello Studio Bricca, una volta individuato il problema, sarà in grado di predisporre, se necessario, uno specifico piano di terapia: Insieme alla dr.ssa Chiara Arienti e al suo team di a SIOM, Scientific Institute of Osteopathic Medicine siamo disponibili per darti le risposte che cerchi.
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